| La Grotta Azzurra di Capri è nota in tutto il mondo per la sua 
					vastità, la colorazione intensamente azzurra del suo interno e lo splendore 
					bianco argenteo che assumono gli oggetti immersi nelle sue acque. Per entrare nella 
					Grotta Azzurra bisogna salire su piccole barche a remi. L'ingresso della Grotta 
					Azzurra è un piccolo varco nella parete rocciosa, largo circa 2 metri e alto 
					altrettanto, che si trova sopraelevato sul livello del mare di circa 1 metro, per 
					questo motivo per entrare bisogna distendersi sulla barca. L'ambiente interno appare 
					tutto di colore azzurro, la volta, definita Duomo Azzurro, ha un'altezza media di 7 
					metri arrivando a 14 nella parte più interna; la cavità d'erosione
					 è lunga circa 60 metri e larga al massimo 25. La grotta continua con la 
					Galleria dei Pilastri, tre rami comunicanti tra loro che confluiscono nella Sala dei 
					Nomi, chiamata così per le numerose firme dei visitatori apposte sulle pareti, 
					e il Passaggio della Corrosione, fino all'estremo punto accessibile, la Sala della 
					Corrosione. La colorazione azzurra della Grotta Azzurra è dovuta al fatto che la luce 
					del giorno entra attraverso una finestra sottomarina che si apre esattamente sotto il 
					varco d'ingresso, subendo in tal modo una filtrazione da parte dell'acqua, che assorbe 
					il rosso e lascia passare l'azzurro. Un secondo fenomeno determina lo splendore 
					argenteo degli oggetti immersi: le bolle d'aria che aderiscono alla superficie 
					esterna degli oggetti, avendo indice di rifrazione diverso da quello dell'acqua, 
					permettono alla luce di uscire. Si pensa che l'interno della Grotta Azzurra in epoca 
					romana, al tempo di Tiberio, fosse utilizzato come ninfeo marino, c'è stato chi 
					lo ha immaginato come un luogo di Nereidi o di Sirene e chi riteneva fosse il regno di 
					diavoli che intimorivano chiunque osasse entrarvi. |