Capri - Napoli - Guida Turistica


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La piazzetta

Piazza Umberto I è la famosa Piazzetta di Capri. La Piazzetta Grotta Azzurra è il centro dell'isola di Capri sia per i turisti che per gli abitanti del posto. La piazzetta è il luogo di ritrovo per fare colazione o fare due chiacchiere ai tavolini dei bar. Ammirerete in piazzetta la simpatia degli accoglienti abitanti di Capri e la fiorita scalinata dove davanti si trova il Municipio. Anche nel passato la Piazzetta era il centro della vita locale, ma anche sede del mercato della verdura e del pesce e della carne, merce un tempo molto rara. Solo a partire dal 1938 la Piazzetta assunse un carattere più mondano, divenendo punto focale della vita sociale che prima si svolgeva negli alberghi e nelle abitazioni private.

Marina Grande

Il porto di Marina Grande sarà la prima cosa che il visitatore incontrerà arrivando a Capri. Qui possiamo trovare una spiaggia pubblica la più grande dell'isola di Capri e, d'estate, l'imbarco per il motoscafo che porta alla zona di Palazzo a Mare. Procedendo per via Cristoforo Colombo si raggiunge il porto turistico e il parcheggio per le auto e ciclomotori sul Molo Pennello.

Marina Piccola

La baia di Marina Piccola si trova a 15 minuti dalla piazzetta e si può raggiungere in autobus, taxi o a piedi, percorrendo via Mulo. Continuando a scendere si arriva al famosissimo "Scoglio delle Sirene" che divide l'insenatura in due baie: a sinistra Marina di Pennauro e a destra Marina di Mulo. Il toponimo sirene è stato utilizzato per la prima volta ad inizio secolo quando alcuni studiosi vollero individuare nello scoglio delle sirene il "prato fiorito sul mare" di Omero, ipotizzando che l'uomo primitivo di Capri si sarebbe servito del canto delle sue donne per indurre i naviganti a sbarcare. La spiaggia di Marina Piccola è molto alla moda, ricca di stabilimenti; al piccolo molo dello Scoglio delle Sirene arrivano le barche che d'estate fanno la spola tra Marina Piccola e i Faraglioni.

Faraglioni

I Faraglioni immersi nel mare limpido di Capri sono distinti con nomi diversi: il primo unito alla terra, si chiama Stella, il secondo, separato dal primo per un tratto di mare, Faraglione di Mezzo ed il terzo, Faraglione di Fuori o Scopolo, ossia capo o Faraglioni promontorio sul mare. Sul Faraglione di Fuori vive la famosa Lucertola Azzurra dei Faraglioni, Podarcis sicula coerulea, ed è l'unico luogo dove è possibile trovarla. I Faraglioni hanno un'altezza media di 100 metri e nel Faraglione di Mezzo si apre una cavità, il sottopassaggio conosciuto in tutto il mondo. I Romani prediligevano questa zona dell'isola di Capri, disseminata di splendide ville e ombrosi ninfei, poi raffinato rifugio di artisti nel Novecento, è oggi sede di ville e alberghi esclusivi.

La Certosa di S. Giacomo

La costruzione del monastero della Certosa cominciò nel 1363-65 ed è strutturata in tre blocchi di edifici: uno estraneo alla vita del convento con la farmacia e la chiesa per le donne; uno per i frati conversi e per ospiti esterni con annessi i granai, le scuderie e i laboratori dove lavoravano i monaci; l'ultimo blocco per la vita di clausura con le celle intorno al Chiostro Grande e gli altri ambienti intorno al Chiostro Piccolo. Attualmente ` sede del Museo Diefenbach, dove si trovano due statue ritrovate sott'acqua nel 1964, sul fondo della Grotta Azzurra.

Villa Jovis

Villa Jovis, costruita nel I sec. a.C., è attribuita a Tiberio per l'ubicazione a strapiombo sul mare che garantiva privacy e sicurezza, caratteristiche importantissime per l'imperatore. Della villa romana resta buona parte della struttura, costruita su ampie cisterne e serbatoi, creati per sopperire la mancanza perenne d'acqua sull'isola di Capri. Villa Jovis era organizzata in settori collegati da corridoi, scale, e cunicoli. A settentrione c'era l'appartamento dell'imperatore con vista sul Golfo di Napoli; ad est c'era il settore per l'alta rappresentanza; le terme erano a sud e ad occidente gli alloggi ed i locali di servizio. La Villa di Tiberio aveva un'estensione di 5500 metri quadri e si elevava in altezza, struttura insolita per l'epoca, ma necessaria per la particolare ubicazione.

Villa Damecuta

Villa Damecuta è una delle dodici ville imperiali romane e si trova ad Anacapri. Di essa restano pochi ruderi e non si riesce a stabilire se fu abitata solo da Tiberio o anche da Augusto. Le poche tracce che restano permettono di risalire alla struttura di una lunga loggia porticata, aperta verso il Golfo di Napoli e lunga 80 metri, che terminava con un ampio belvedere semicircolare. Si pensa che nel 79 d.C. la villa di Damecuta sia stata abbandonata in seguito all'eruzione del Vesuvio. Sulle rovine, nel Medioevo, fu costruita una torre di vedetta e in seguito, nell'Ottocento, fu fortificata la zona circostante.


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